cinque ragazzi. cinque ragazzi per cinque argomenti: letteratura, arte, musica, cultura e non solo... cinque argomenti in "cinque righe": il pentagramma, un progetto che si propone di accendere la curiosità del suo lettore suggerendo semplici spunti di interesse generale. Discorsi intrecciati l'un l'altro come note musicali che cercano l'armonia uniti dalla stessa "chiave".

sabato 14 aprile 2012

Un amore viciouso - III vizio capitale: lussuria


«I hope someone will love me as much as Sid loved Nancy» (cit.)


Ci sono molti modi per dimostrare amore alla propria ragazza: c’è chi compra dei fiori, chi dei cioccolatini, chi organizza una bella cenetta, e altre cose di questo tipo. Ma c’è anche chi ti urla tutto il suo amore conficcandoti un paio di coltellate nel petto. Questo non è un modo ordinario di dimostrare amore? E’ vero, ma chi lo ha mai detto che Sid Vicious era un tipo ordinario?
John Simon Ritchie non era sicuramente un ragazzo come tutti gli altri, e questo forse a causa di un’infanzia tutt’altro che serena: una madre tossicodipendente e un padre che poco dopo la nascita del figlio scappa a gambe levate non possono essere considerati proprio dei genitori modello.
Ma per fortuna che a questo mondo esistono gli amici: a Londra il giovane John
Simon incontra, a metà degli anni ‘70, John Lydon, il quale capisce subito che l’amico ha stoffa da vendere, esattamente in che cosa non lo sa, ma sente insomma che John
Simon ha un qualcosa che conquista, e decide allora di farlo entrare nel suo gruppetto. Il gruppetto di Lydon aveva un nome davvero irriverente, Sex Pistols. Mah, chi mai avrebbe puntato su questi che si facevano chiamare Pistole del Sesso? In ogni caso, Lydon crede che l’amico sia perfetto nel ruolo del bassista, ciò che gli manca è solo un bel soprannome: Vicious. Si, Sid Vicious gli dona davvero. Il basso ovviamente Sid non lo sa suonare, ma che importa, il ragazzo colpisce solo a guardarlo. Magrissimo, con quel lucchetto sempre al collo e quel giubbotto di pelle, emana un fascino degradante.
E’ quello che deve aver pensato Nancy Spungen quando lo ha visto la prima volta a casa di amici. Tra i due è amore, quell’amore che Nabokov avrebbe definito «a prima vista, ad eterna vista, ad ultima vista».
Nancy non era sicuramente una ragazza come tutte le altre: era un pò disturbata, e non si divertiva facendo quello che la maggior parte delle ragazze della sua età facevano, a lei piaceva fare la groupie, e anche farsi di eroina. Insomma, la ragazza perfetta per Sid. I due si amano, oh si eccome se si amano. Sempre insieme, sempre appiccicati, sempre a cercare qualche sballo, sempre ad iniettarsi eroina.
Nancy non piace agli altri Pistols, che la accusano di trascinare Sid in un inferno di sesso e droga, di allontanarlo dal gruppo, ma Sid non ne vuole sapere di lasciare la sua donna, non ci pensa minimamente: quei capelli biondi, quel trucco pesante, quelle calze strappate gli hanno portato via il cuore. Non più solo Sid, ma Sid e Nancy, quasi un’unica parola, un’unica immagine.
Nell’agosto del ‘78 i due si trasferiscono a New York e vanno a vivere al Chelsea Hotel. Sid è felice perché è lontano da tutti quelli che lo vogliono separare dalla sua Nancy. In quella camera d’albergo, la numero 100, si sente in paradiso, solo loro tre: lui, lei e la droga. Ma il paradiso fa presto a diventare inferno. Nel bagno di quella stessa stanza, la mattina del 12 ottobre 1978 Nancy Spungen viene trovata morta in un lago di sangue: un bel paio di coltellate le avevano dilaniato il corpo.

A dare l’allarme fu proprio Sid, che però, in stato confusionale a causa dell’abuso di droga, non ricordava bene cos’era successo durante la notte. Fece varie affermazioni, una più contraddittoria dell’altra: prima disse che era stato lui ad uccidere Nancy, poi disse invece che lui non c’entrava nulla, che era stato qualcun’altro ad ammazzare il suo amore.
Povero ragazzo, aveva il cervello e le vene piene di eroina, come poteva dire qualcosa di sensato? Peccato però che nella stanza venne trovato un coltello con una lama da 13 cm insanguinato e con le impronte di Sid, che fu quindi arrestato e poi rilasciato in attesa di processo. Sid, solo senza la sua Nancy, che cosa poteva fare? Rifugiarsi nell’unica cosa che lo legava ancora a lei, la droga. Sid Vicious venne trovato morto per overdose di eroina il 2 febbraio 1979.
Oh Sid, oh Nancy! Se foste vissuti nel XIII secolo sareste stati sicuramente collocati da Dante nel secondo cerchio dell’Inferno, dove vengono puniti i lussuriosi, le cui anime sono trascinate da una tempesta turbinosa e senza tregua.
vv. 38-39, canto V, Inf.
«[...] i peccator carnali / che la ragion sommettono al talento»
Ma sono davvero biasimabili coloro che hanno fatto prevalere l’istinto sulla ragione?
Coloro che hanno rinunciato al buon senso pur di divenire un tutt’uno con la persona amata? Per molti lo sono. Ma io sfido chiunque a non aver mai provato un pò di invidia per quell’amore - forse malato, forse morboso ma comunque amore - che legava Sid alla sua Nancy.


D.C.

 
 
visione consigliata: Sid e Nancy diretto da Alex Cox (1986)

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