cinque ragazzi. cinque ragazzi per cinque argomenti: letteratura, arte, musica, cultura e non solo... cinque argomenti in "cinque righe": il pentagramma, un progetto che si propone di accendere la curiosità del suo lettore suggerendo semplici spunti di interesse generale. Discorsi intrecciati l'un l'altro come note musicali che cercano l'armonia uniti dalla stessa "chiave".

sabato 2 febbraio 2013

Yellow Submarine

Un viaggio colorato in compagnia dei fab four



Tra la collezione di 33 giri di mio padre ce n’è uno in particolare che chiedevo sempre di ascoltare  quand’ero piccolo, non tanto per la musica in se ma per la fantastica copertina stile cartone animato. Successe poi che, arrivato alle scuole elementari, trovai la maestra Giulia, fan numero uno dei Beatles, la quale ci propose per i “giochi della gioventù” di presentare un balletto sulle note di Yellow Submarine. Appena attaccò lo stereo mi sentii invaso da una gioia infinita, come il giovane Marcel, alle prese con la madeleine... alla ricerca del suono perduto. “Un piacere delizioso m'aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa. M'aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, le sue calamità, la sua brevità illusoria, nel modo stesso che agisce l'amore, colmandomi d'un'essenza preziosa: o meglio quest'essenza non era in me. Era me stesso.”

Corsi a casa a cercare il disco: eccolo, impolverato, con la copertina non più lucida, coperta da un opaco velo giallino di “antichità”, quel saltino che la puntina del giradischi fa lungo il solco rovinato (o consumato?) a metà di It’s all too much, lato uno.
Cambio lato, attacca Pepperland, giro la copertina...Original film score composed & Orchestrated by George Martin...Film?!? “Papà ma non mi hai mai detto che avevano fatto un film!”...”Ma certo! Ce l’abbiamo pure in cassetta, giù in cantina, affianco a Tempi Moderni! ”.

Ecco com’è avvenuto il mio primo contatto con i Beatles, gruppo che, anche per questi simpatici aneddoti, porto sempre con me, in testa e nell’mp3.
Per quanto mi riguarda i Fab Four sono, e rimarranno per sempre, un gruppo immenso, pieno di inventiva e che riesce a spaziare in una miriade di generi, pur mantenendo una costante che li caratterizza. Vuoi la voce di McCartney o la schitarrata inconfondibile dell’accoppiata Lennon-Harrison, li si potrebbe riconoscere ad occhi (e orecchie?!) chiusi.  Nelle loro canzoni c’è un qualcosa di inconfondibile, un colore particolarissimo che li distingue da un qualsiasi altro gruppo esistito.

Ma torniamo alla storia, i Beatles nascono il 6 luglio 1957 quando ad un giovane Lennon, che era in procinto di fare una delle sue prime esibizioni alla festa annuale della parrocchia di St. Peter a Liverpool,  viene presentato un quindicenne McCartney. Da questo semplice incontro nascerà e si svilupperà uno dei più grandi fenomeni mondiali che la storia abbia conosciuto: Paul entrò velocemente nel complesso al quale si unirono in seguito George e infine Ringo. Il nome nacque dopo una serie di sfortunati e fantasmagorici tentativi: Johnny and The Moondogs, Beatals, Silver Beetles, Silver Beatles solo alcuni esempi.

Tanto per renderci conto di quanto si prendessero sul serio i quattro, la leggenda vuole che quando conobbero per la prima volta George Martin (un dei più grandi produttori discografici dell’epoca che decise di metterli sotto contratto con la EMI e fece loro scalare le classifiche di mezzo mondo) George gli disse: "First of all, I don't like your tie" (per prima cosa, non mi piace la tua cravatta).



Yellow Submarine è un film d’animazione del 1968, diretto da George Dunning. Narra di Pepperland, una favolosa città in fondo al mare dove la musica, i colori, i fiori, l'allegria e, soprattutto la pace e l’amore regnano incontrastati. Tutto bene finché i Biechi Blu, con la forza delle armi, rendono la ridente cittadina subacquea un triste e grigio luogo dove odio e silenzio hanno il sopravvento. Saranno i fantastici Fab Four, dopo aver attraversato i sei mari a bordo dello yellow submarine, a sconfiggere, a colpi di note musicali coloratissime, l’incantesimo che rende prigionieri gli abitanti e a scacciare i Biechi Blu. Il tutto si risolve con un gigantesco (e immancabile) concerto e sfuma verso i titoli di coda sulle note di All Togheter now!

Si conclude così questo capitolo coloratissimo della storia dei Beatles.

Tutti conosciamo il triste epilogo, lo scioglimento della band, la morte prima di Lennon, poi di Harrison... Ma io voglio ricordarmeli così, sorridenti, capelloni, spensierati, coloratissimi, innamorati della vita e della gente; e ogni tanto rispolverare il vecchio giradischi e riassaporare il calore (e il colore) dei suoni inimitabili dei Fab Four.




Ascolto e visione consigliata: Yellow Submarine, The Beatles (1969)
Yellow Submarine, George Dunning (1968)



A.L.

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