cinque ragazzi. cinque ragazzi per cinque argomenti: letteratura, arte, musica, cultura e non solo... cinque argomenti in "cinque righe": il pentagramma, un progetto che si propone di accendere la curiosità del suo lettore suggerendo semplici spunti di interesse generale. Discorsi intrecciati l'un l'altro come note musicali che cercano l'armonia uniti dalla stessa "chiave".

sabato 2 febbraio 2013

Storia di un foglietto giallo

“La mia scoperta era una soluzione in attesa di un problema da risolvere”
                                                                                                          Spencer Silver


È un foglietto di carta, originariamente giallo (ma ormai lo si trova di qualsiasi colore)…ci si scrive sopra un appunto e lo si attacca e stacca a piacimento; forse non tutti lo sanno, ma dietro all’invenzione del Post-it (perché può sembrar banale ma è stata una vera e propria innovazione) c’è una storia molto curiosa.

La 3M è una grande impresa americana che da più di cent’anni fa dell’innovazione il suo punto di forza. Nel 1968 un ingegnere della 3M, Spencer Silver, deve creare un super adesivo che faccia presa su qualsiasi superficie; la formula elaborata da Spencer però non funziona: l’adesivo effettivamente aderisce a qualsiasi superficie, ma altrettanto facilmente si stacca. Che farsene quindi di un adesivo che si attacca e si stacca senza sforzo?
Passano gli anni, la scoperta di Spencer viene accantonata. Art Fry, collega di Spencer, era famoso per le sue doti canore; cantava ogni domenica nel coro della chiesa,e puntualmente ogni domenica perdeva la pazienza per un banale problema: i foglietti inseriti nel libro dei canti come segna pagina cadevano inesorabilmente, facendo perdere ogni volta ad Art un sacco di tempo nella ricerca della pagina del canto a quel punto già iniziato. Una di queste domeniche, dopo una serie di canti persi per la ricerca della pagina, Art ha un’illuminazione: “Durante il sermone cominciai a pensare all’adesivo inventato da Spencer cinque anni prima…se fossi riuscito in qualche modo ad applicarlo ai foglietti di carta avrei risolto il mio problema”. Lunedì Art si precipita al lavoro di buon’ora, chiede un campione dell’adesivo inventato da Spencer e inizia a lavorarci su; applica la colla speciale solo sulla parte superiore del foglietto, di modo che attaccandolo alla pagina ne uscisse un lembo senza colla che si poteva prendere facilmente. Il suo problema era risolto, ora poteva attaccare i foglietti di carta nelle pagine dei canti scelti quella domenica e, la domenica successiva, toglierli e riattaccarli nelle pagine dei nuovi canti.
Ma  non finisce qui. Un giorno Art deve lasciare un appunto al suo superiore; scrive su uno dei suoi foglietti, lo porta nell’ufficio del capo e lo attacca alla scrivania: il foglietto con la colla non è utile solo come segnalibro, ma è perfetto anche per scrivere dei promemoria.
In realtà le cose non andarono così lisce come può sembrare, Art e la 3M ci misero 18 mesi prima che il prodotto potesse essere efficace in quanto sorsero una serie di problemi tecnici, tra i quali quello di fare in modo che l’adesivo applicato, una volta staccato dalla superficie, rimanesse incollato sulla carta.
Il Post-it non è un banale foglietto di carta: è la prova evidente che anche da un errore può nascere qualcosa di buono, o la prova che  la fortuna esiste e bacia i più strambi.
In ogni caso bisogna fare un ringraziamento all’invenzione dell’utile oggettino, perché se non fosse stato per i Post-it a quest’ora non avrei fatto un sacco di cose per colpa della mia memoria disorganizzata, e chissà quante occasioni mi sarei lasciata scappare.

Quindi grazie Spencer, grazie Art.

Non lo si può immaginare il mondo senza Post-it, soprattutto senza quelli gialli!


M.F.
G.G.

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