cinque ragazzi. cinque ragazzi per cinque argomenti: letteratura, arte, musica, cultura e non solo... cinque argomenti in "cinque righe": il pentagramma, un progetto che si propone di accendere la curiosità del suo lettore suggerendo semplici spunti di interesse generale. Discorsi intrecciati l'un l'altro come note musicali che cercano l'armonia uniti dalla stessa "chiave".

sabato 29 dicembre 2012

X

"O Tosco, che per la città del foco vivo ten vai così parlando onesto, piacciati di restare in questo loco. La tua loquela ti fa manifesto di quella nobil patria natio, a la qual forse io fui troppo molesto."
"X" mi ricorda il decimo canto della prima Cantica della Divina Commedia di Dante, l'"Inferno", e con questo l'insegnante che ho tanto stimato alle superiori la quale mi ha fatto innamorare della letteratura e dello studio in genere, la Signora Anna Maria Da Re.
A proposito, ho studiato poco nella mia vita, perchè preferivo stare tra i campi con i cugini e le sorelle, a saltare le balle di fieno e a costruire le trappole per i ladri! Che infanzia felice ho avuto! La mamma a casa pronta ad ogni occorrenza, uno spazio molto grande, una famiglia "caciarona", una casa piena di animali. Respiravo gli odori acri della campagna,  mi arrampicavo sugli alberi e ne combinavo da mattina a sera.
Ho bisogno di questi riti ancora oggi, certo non salto le balle di fieno perchè probabilmente resterei paralizzata dopo il primo balzo dato il fisicone prestante che mi ritrovo, ma una passeggiatina tra i ciliegi o in collina, ogni tanto me la concedo. Mi ricarico, tipo l'orsetto "Duracell", torno frizzantina e sorridente, con i bordi della bocca che sfiorano le orecchie e una parlantina degna della migliore presentatrice che conoscete, ne avete una?!
Ma torniamo a bomba.

Canto X, gli "epicurei", o se volete atei, "diversamente animisti", i negatori dell'immortalità dell'anima.
Dante e Virgilio camminano tra le mura della città di Dite e le arche infuocate dove il poeta ha riposto personaggi illustri del suo tempo, tra cui Farinata degli Uberti, Ghibellino appoggiato da Manfredi nella battaglia di Montaperti del 1260 contro l'esercito Guelfo fiorentino.
É risaputo che Dante fosse Guelfo di parte bianca, ovvero Guelfo ma sostenitore dell'Impero, come per esteso spiegato nel suo trattato, il "De Monarchia". Alla fine è stato una sorta di anticipatore dei Patti Lateranensi, al Papa il potere della Chiesa, all'Imperatore o re che fosse a suo tempo, il potere politico.
Dopo un po' di battibecchi politici con il Farinata, richieste e incontri vari, tra cui quello con il padre dell'amico Guido Cavalcanti, il quale fraintende le parole del poeta e ritorna a giacere sulla sua arca sconsolato, Dante ascolta la profezia di esilio che il Farinata gli esterna e sconsolato e spaventato, capisce che i peccatori di questo cerchio hanno potere di veggenza.
Questo fa parte della legge del contrappasso applicata: i peccatori in vita credevano solo al presente e non alla vita dell'aldilà. È per questo che ora la tomba in cui giacciono è infuocata, scotta appunto per far loro sentire quanto é vero che sono morti, ma ancora vivi! La veggenza di cui sono dotati é particolare, è una veggenza presbite, di chi vede solo da lontano e non può cambiare il futuro.
Voglio interpretare questo Canto anche come un ammonimento al materialismo. Al non credere in qualcosa di impalpabile, o crederci fino a lì. Il non andare mai oltre. Il non approfondire. E non parlo solo di informazione generale, ma della conoscenza di sè.
La cattiva conoscenza di se stessi e del proprio IO, dei propri sentimenti, di ciò che desideriamo, fa nascere in noi i peggiori mali. Dobbiamo trovare il tempo di stare con noi stessi, di ascoltare i segnali che il corpo ci manda.
Sì, posso risultare banale scrivendo queste parole, e credetemi non ne basterebbero fiumi, per dire tutto quello che sento e penso di questo argomento. È un labirinto interminabile, interessantissimo e in ogni parte collegato.
Sta di fatto che sono una sostenitrice del sommo poeta perchè come tutti i grandi geni era ed è tuttora non incastonabile in nessuna corrente storica.
Se pensate a lui, al poeta, cosa vi viene in mente?
Ribellione, sacralità, giustizia, viaggio, allegoria, amore, Firenze, la "c" aspirata, naso, alloro, i 2 euro. Ecco il mio flusso di coscienza.
Io credo nell'anima, e nell' "amor che move il sole e l'altre stelle".




Lisa Parise XXX

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