cinque ragazzi. cinque ragazzi per cinque argomenti: letteratura, arte, musica, cultura e non solo... cinque argomenti in "cinque righe": il pentagramma, un progetto che si propone di accendere la curiosità del suo lettore suggerendo semplici spunti di interesse generale. Discorsi intrecciati l'un l'altro come note musicali che cercano l'armonia uniti dalla stessa "chiave".

sabato 15 dicembre 2012

Una croce sopra i Nirvana

Ho visto da poco uno spezzone di 12.12.12, il concerto svoltosi a New York in ricordo delle vittime dell’uragano Sandy. Sorpresa della serata è stata l’inattesa “reunion” dei Nirvana con Paul McCartney alla voce. Ora, io sono sempre contrario a queste reunion, quando il leader di un gruppo ci lascia per miglior vita è bene che il gruppo di cui era l’anima fondante muoia con lui; i grandi gruppi fanno così, i grandi gruppi sono formati da grandi musicisti che sanno proporre qualcosa di nuovo, ripartire da 0. I Nirvana (anche se suona strano chiamarli così) e Paul McCartney quella sera hanno suonato una sola canzone, inedita tra l’altro, e che niente ha a che fare con la storia passata del gruppo; per questo io mi rifiuto di chiamarla reunion ed anche solo lontanamente pensare che una cosa simile sia realizzabile. Preferisco considerarla come una performance in ricordo dei vecchi tempi tra vecchi amici e compagni di vita.
Rivedere sullo stesso palco Dave alla batteria, Krist al basso e, perché no, Pat alla chitarra è stata comunque una cosa emozionante. E tutto questo mi ha fatto tornare alla mente quanto abbia amato (e ancora ami) questo gruppo; così mi sono divertito a buttar giù X motivi per i quali considero i Nirvana il miglior gruppo musicale di sempre.
I) Aneurysm. È la canzone perfetta, quella che più di ogni altra contraddistingue i Nirvana; c’è tutto, l’intro classica della chitarra di Kurt (come in Smells Like Teen Spirit e Rape Me), la raffinata melodia della strofa, l’incredibile energia del ritornello fino all’intermezzo musicale dove Krist e Dave si legano magnificamente. E pensare che questo capolavoro è uscito come B-side (di Smells Like Teen Spirit).
II) Pain. Le canzoni di Kurt Cobain sono lo specchio della sua anima; mai in nessun altro gruppo sono riuscito a trovare una simbiosi così perfetta tra le canzoni e il suo autore. Ascoltando le canzoni dei Nirvana è possibile ripercorrere la parabola discendente dello stato d’animo di Kurt: tra Nevermind e In Utero c’è un abisso, nel quale Kurt è caduto. Ma il dolore, quello vero, lo sentiamo nell’ultima canzone che Kurt ci ha lasciato postuma, quel “pain” gridato tra rabbia e disperazione.
III) Dave Grohl. Considerato (non solo da me) il miglior batterista di sempre, ha dato un contributo fondamentale al successo dei Nirvana. Vederlo nei live scatenato dietro alla batteria con i capelli lunghi a coprire il viso trasmette un’energia incredibile. Uno così non sarebbe rimasto a lungo dietro alla batteria, tanto che il primo album dei Foo Fighters è composto interamente da canzoni scritte da Dave durante il periodo in cui era con i Nirvana. Ed è encomiabile il fatto che con i Foo’s Dave abbia proposto qualcosa di diverso dal sound dei Nirvana, senza tra l’altro suonarne mai una canzone nemmeno nei live. Prova evidente del grande musicista che rappresenta.


IV) Smells Like Teen Spirit.La canzone simbolo dei Nirvana che li ha catapultati nel mainstream musicale. Tutti la conoscono, tutti la vogliono sentire, e per questo i Nirvana hanno cominciato ben presto ad odiarla, tanto da non proporla più nei propri live. Capitava di sentire l’intro di Kurt, l’attacco della batteria ma poi interveniva sempre Krist “Oh, we skip that one!” . In ogni caso, non è possibile negare l’assoluta perfezione di questa canzone, tanto che più di una volta mi è capitato di provare un’invidia enorme verso quei pochi (inconsapevoli) privilegiati che la sentirono per la prima volta quella sera del 17aprile 1991 all’Ok Hotel di Seattle quando i Nirvana non erano ancora nessuno.
V) Live at Reading 1992. Il miglior concerto dei Nirvana, all’apice della loro forma. Memorabile l’intro di Kurt in sedia a rotelle con tanto di camice ospedaliero e parrucca bionda presentato da Krist; ma una volta finita la gag e presa la chitarra, sono oltre 90 minuti di delirio puro, con la classica devastazione di strumenti e palco come ciliegina sulla torta. Una delle serate più indimenticabili dei Nirvana, tanto che ad agosto 2012 Dave Grohl proprio al Reading festival per la prima volta ha dedicato una sua canzone (“These Days”) ai suoi vecchi amici in ricordo di quella serata di 20 anni fa (“..I ‘d like to dedicate it to a couple of people who could have been here tonight…this song is for Krist..this song is for Kurt..”).
VI) Mtv Unplugged in New York. Non è facile per una rock band proporre le proprie canzoni in una chiave diversa, acustica, ma soprattutto non è facile farle altrettanto bene come nei classici live. L’unplugged dei Nirvana ad Mtv è qualcosa di unico, dove il gruppo veste il suo abito più dolce contro ogni aspettativa. Considerata da Kurt una delle serate più belle della sua vita.
VII) Sappy. Una delle canzoni più amate da Kurt, che inspiegabilmente non è mai stata pubblicata in nessun album ufficiale dei Nirvana fino all’uscita del cofanetto With the Lights Out del 2004. È una delle canzoni sulle quali Kurt ha lavorato di più, scritta originariamente nel 1987 e modificata ripetutamente (anche nel titolo, da Sad a Verse Chorus Verse che poi sarà il titolo di un altro brano, a Sappy nel 1993) e che compare misteriosamente come traccia nascosta nella raccolta di beneficenza “No Alternative” del 1993. Insieme alla sopracitata Aneurysm è una delle canzoni più belle dei Nirvana. Da ascoltare la prima versione struggente intitolata all’epoca Sad.
VIII) Krist Novoselic. Di primo acchito può sembrare il meno importante del gruppo, oscurato dalla presenza di due mostri sacri come Grohl e Cobain, ma i Nirvana senza Krist non sarebbero comunque i Nirvana. Grande intrattenitore del pubblico nei live e nelle interviste, insieme a Dave rappresentava forse la parte “allegra” dei Nirvana come giusto contrappeso alla malinconia di Kurt.
IX) Kurt e Courtney. Redivivi Sid e Nancy, Kurt e Courtney sono stati una coppia che ha fatto molto parlar di sé. Coppia male assortita forse, di certo la loro relazione non ha fatto che peggiorare la situazione di Kurt tanto che molte malelingue la indicano come la causa principale del suo suicidio (per non parlare delle infinite dispute legali con gli ex Nirvana sui diritti degli inediti del gruppo). Non si può però negare che dal punto di vista artistico siano la migliore coppia della musica rock, e mi capita ancora di sognare un loro concerto insieme.
X)…propongo ad ogni fan dei Nirvana di scrivere il punto X…


M.F.

Nessun commento: