cinque ragazzi. cinque ragazzi per cinque argomenti: letteratura, arte, musica, cultura e non solo... cinque argomenti in "cinque righe": il pentagramma, un progetto che si propone di accendere la curiosità del suo lettore suggerendo semplici spunti di interesse generale. Discorsi intrecciati l'un l'altro come note musicali che cercano l'armonia uniti dalla stessa "chiave".

sabato 15 dicembre 2012

I X motivi che rendono Picasso l’artista d’avanguardia per eccellenza

Lo scorso 17 ottobre sono stato colpito da un articolo di giornale titolato “Il più grande furto d’arte della storia”. Tra i vari dipinti sottratti al museo Kunsthal di Rotterdam c’è pure la famigerata «Testa di Arlecchino» di Picasso datata 1971. Un furto del valore complessivo di oltre 200 milioni di euro.
Mi sono chiesto: “Cosa rende grande un artista? Cosa lo rende immortale? (…e valutato milioni di euro?). Perché Picasso è etichettato (se lo si può etichettare) l’artista d’avanguardia per eccellenza?

I."Guernica", tela che riporta l’orrore del bombardamento nazista della cittadina basca di Guernica, è senza dubbio uno dei capolavori dell’artista. Con semplici deformazioni, sovrapposizioni di corpi mutilati, animali scomposti, l’artista riesce a fare una tragica denuncia della guerra che viene a colpire la popolazione inerme. L’ambasciatore tedesco, a Parigi, domandò a Picasso vedendo il quadro: "Avete fatto voi questo orrore, maestro?" e lui rispose: "No, è opera vostra."



II.Conosciuto come dongiovanni tra gli artisti dell’epoca, nel 1944, Picasso divenne il compagno di una giovane studentessa d'arte, Françoise Gilot. Fu lei, unica tra le tante, a lasciare l'artista, dopo l’ennesima infedeltà da parte dell’amante. Dopo l'abbandono da parte di Françoise, Picasso passò un periodo nero; molti dei disegni a china di quella stagione riprendono il tema di un nano vecchio e brutto. Picasso riesce a mettersi a nudo, a mostrarci il suo conflitto interiore, a far trasparire la sofferenza che lo lacera per la mancanza d’amore.

III.Picasso, artista eclettico a tutto tondo, collabora anche alla realizzazione del film documentario
"Il misteroPicasso" del 1956 di Henri-Georges Clouzot, premiato a Cannes con il premio speciale della giuria.


IV.Secondo il neuroscienziato olandese Michel Ferrari, l’emicrania avrebbe creato in Picasso la visione che ha portato l’artista alla creazione dei primi quadri cubisti: volti tagliati in verticale ed evidenti sproporzioni sono infatti il frutto delle visioni "stroncate" dei malati di aura visiva, una patologia di cui Picasso probabilmente soffriva, come anche De Chirico.

V.
Les demoiselles d'Avignon (1907) è forse la tela che più rappresenta l’approdo, l’arrivo (o il punto di partenza) dell’artista all’arte contemporanea. Picasso abolisce lo spazio attraverso l'eliminazione di qualsiasi prospettiva o profondità: entra dunque in gioco una nuova dimensione non visiva, ma mentale. Ci si rende conto di come l’artista sia arrivato alla simultaneità delle immagini, l’immediata presenza di più punti di vista. Il quadro inaugurerà la stagione cubista di Picasso.

VI.Nel periodo successivo alla prima guerra mondiale, in Picasso c’è un ritorno all’ordine, di fortissimo richiamo alle opere del Rinascimento italiano, l’artista in questo periodo produce numerosi lavori in
stile neoclassico. Questo a sottolineare ulteriormente quanto universale sia la pittura e il talento del grande maestro.

VII.All’inizio degli anni ’60 gli venne commissionato un progetto per una scultura di oltre quindici metri da installare a Chicago. Accolse l'invito con entusiasmo realizzando un’opera,
Il Picasso di Chicago, dall'aspetto ambiguo e controverso. Fu inaugurata nel 1967 e, al momento del pagamento, Picasso rifiutò i 100.000 dollari, donando il pezzo alla città.




VIII.I lavori che lo portano alla vecchiaia sono una miscela di stili variegati. L’artista dedica anima e corpo alla pittura, diviene ancora più sperimentatore e coraggioso, colorato ed espressivo, producendo dal 1968 al 1971 tantissimi dipinti e centinaia di acqueforti. Lasciati inediti e aspramente giudicati dalla critica, dopo la morte dell’artista, sono stati riscoperti come vere e proprie opere neoclassiche in anticipo sui tempi.

IX.Il matrimonio con con Ol'ga Chochlova entra in crisi nel finire degli anni ’20 dopo che l’artista perde la testa per una diciassettenne, Marie Thérèse Walter (lui aveva quarantacinque anni). Queste costanti crisi sentimentali creano in lui un breve distacco dalla pittura, che però lo fanno approdare alla poesia. «Morirò senza avere mai amato».

X.L’icona dell’avanguardia, «l’unico uomo dopo Shakespeare che ha espresso il mondo e se stesso in modo totale» (secondo Italo Calvino) è stato tra gli artisti più prolifici di tutti i tempi: 1.885 dipinti, 7.089 disegni, 2.800 ceramiche, 1.228 sculture, 10.000 tra incisioni e litografie. Senza dimenticare le opere ancora non schedate (lo scorso anno si sono ritrovati 270 disegni nel baule di un elettricista).



A.L.

Nessun commento: